[vc_row][vc_column][us_single_image image=”6592″ size=”tnail-masonry” align=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Il nuoto sincronizzato è uno sport acquatico, inquadrato come disciplina tecnico-combinatoria, che unisce nuoto, elementi ginnici e danza, in cui gli atleti eseguono esercizi coreografici in acqua in sincronia con la musica e tra tutti i componenti l’esercizio. Essi riescono a sentire la musica anche sott’acqua grazie a degli altoparlanti stagni detti “subacquei”. Le competizioni si dividono in esercizi tecnici ed esercizi liberi. Sia gli esercizi tecnici che quelli liberi possono essere di singolo, doppio o duo, o di squadra. Gli esercizi liberi comprendono anche l’esercizio di combinato.

Il nuoto sincronizzato richiede capacità acquatiche, forza, resistenza, flessibilità, grazia, abilità artistica, un’esatta coordinazione dei tempi e padronanza dell’apnea subacquea. Questo sport fa parte del programma olimpico a partire dai Giochi di Los Angeles 1984.

Nato come sport tipicamente femminile, con il passare degli anni anche gli uomini hanno cominciato ad affacciarsi a questa disciplina fino ad iniziare a gareggiare a livello ufficiale. In ambito internazionale la prima competizione in duo misto, formato da un uomo e da una donna, è avvenuta durante i Campionati mondiali di Kazan’ 2015.

L’attività agonistica per tutte le specialità del nuoto a livello locale e nazionale è regolata dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN). L’attività agonistica internazionale è regolata dalla Federazione internazionale del nuoto (FINA), a cui sono affiliate le varie federazioni nazionali.

Le atlete del nuoto sincronizzato vengono comunemente chiamate sincronette. I loro movimenti sono scanditi all’unisono, contando in otto tempi per ottenere contemporaneamente la massima sincronizzazione.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text][table “19” not found /]
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